CLIMA, TEMPERATURE ED ABBIGLIAMENTO Il clima è inadatto all'agricoltura, che pure potrebbe trovare condizioni favorevoli nei terreni vulcanici così fertili Relativamente alla latitudine (63-66° N) e nonostante le sue penisole settentrionali sfiorino il circolo polare artico, il clima dell’Islanda è relativamente mite anche per l’influenza di parte delle correnti calde nord-atlantiche. L’estate è molto breve con temperature che oscillano tra i 12° e i 18° C. In questo periodo la giornata di luce dura 24 ore e a nord il sole resta sempre sopra l’orizzonte. All’interno e a nordovest, a causa di una maggiore influenza della corrente fredda proveniente dalla Groenlandia, il clima è molto più rigido e manca una vera e propria estate. Le piogge ammontano a circa 1000-2000 mm annui lungo le coste meridionali e orientali, a 870 mm a Reykjavik e a 300-400 mm a nord. In inverno le temperature non scendono di molto sotto lo 0 e complessivamente la temperatura è molto più mite che a New York o a Vienna. |
REYKJAVIK
Uno dei primi colonizzatori, Ingolfur Arnarson, chiamò "baia del fumo" il luogo in cui si estende oggi Reykjavik, per la presenza di vapore geotermico, vapore oggi sapientemente canalizzato ed utilizzato per riscaldare case e piscine all'aperto: una fonte energetica che mantiene l'aria di Reykyavik non inquinata, pulita e chiara.
Capitale con circa 180.000 abitanti, Reykjavik è una interessante fusione di moderna cultura e di tradizioni di antico villaggio nordico. Città vivacissima sia di giorno che di notte, costituisce certamente uno dei luoghi interessanti e piacevoli, da non perdere in alternativa alle magiche bellezze di cui è ricca l'Islanda: i famosissimi geyser, le imponenti cascate, gli enormi ghiacciai, i più strani fenomeni vulcanici, le scoscese scogliere su cui nidificano innumerevoli uccelli. Reykjavik offre ai suoi ospiti un programma di attrazioni urbane di tutto rispetto: musei d'arte, diversi teatri, un teatro dell'opera, un'orchestra sinfonica, concerti e musica dal vivo.E' anche molto nota ed amata dai giovani islandesi e non, la sua vita notturna, quando l'animazione nei vari locali e le avventure nei pub si prolungano fino all'alba del giorno dopo.
SUD E SUD-OVEST
Aspri campi di lava ricoperti di muschio accolgono il viaggiatore al suo arrivo all'aeroporto di Keflavik, e lo accompagnano per tutta la penisola di Reykjanes.
Domina su tutto una intensa attività geotermale con le sorgenti di Krysuvik mentre la Laguna Blu, notissima stazione termale adagiata in un campo di lava, con le sue acque ricche di minerali, offre la possibilità di rilassanti bagni ed è meta di piacevolissime escursioni; inoltre è notissima anche all'estero per le particolari proprietà terapeutiche dei suoi fanghi ed acque.
Le imponenti coste di questa parte dell'isola offrono asilo a numerose colonie di uccelli marini e proprio da qui è possibile avventurarsi all'avvistamento delle balene. La parte meridionale dell'isola offre una varietà notevole di tour giornalieri in partenza dalla capitale. Tra questi spicca il famosissimo "Circolo d'Oro" che permette di visitare il parco di Thingvellir; raggiunge poi Gullfoss, decisamente la più bella tra le cascate di tutta l'Islanda, con la sua potente caduta di acqua a due livelli nella gola del fiume Hvità; infine conduce ai campi geotermali di Geysir, dove il soffione di Strokkur erutta acqua bollente e vapore ogni cinque minuti circa.
Il vulcano Hekla, che dopo una potentissima eruzione ha lasciato una enorme disabitata coltre di cenere, oggi è attraversato da piste accessibili solo in estate.
C'è storia dappertutto nel sud dell'Islanda: dalla fattoria dell'era delle saghe alla sede vescovile di Skalholt, al museo folcloristico di Skogar, il più esaustivo d'Islanda.
ISLANDA OCCIDENTALE E I FIORDI DELL'OVEST
Le regioni occidentali dell'Islanda, facilmente raggiungibili da Reykjavik attraverso un tunnel di 7 km sotto il fiordo di Hvalfjordur, sono una vetrina di spettacoli lavici, attività geotermale e storia.
I laghi, i canyon, le cascate sono tutte dominate dal Langjokull e dagli altri ghiacciai che sovrastano e si insinuano nel deserto che costituisce la parte centrale dell'Islanda.
Nella penisola di Snaefellsnes scogliere e pittoreschi paesini che vivono di una economia basata unicamente sul mare, si alternano nel paesaggio che culmina nella scintillante calotta glaciale dello Snaefellsjokull. Infine Olafsvìk, da cui si può partire per il whale-watching, e Stykkishólmur, il centro più importante da cui si può effettuare una crociera nella baia di Breióafjordur, sono le località più note di questo primo tratto di costa.
Continuando verso nord, compariranno di tanto in tanto occasionali villaggi di pescatori, appesi sulla roccia di fronte all'oceano. Superata Isafjordur, lungo i fiordi dell'ovest, la terra si scontra col mare creando scenari drammatici, come quello della scogliera di Làtrabjarg, alta 400 metri a picco sul mare.
Tra le altre sorprese si incontrerà la riserva naturale di Hornstrandir ricca di vegetazione, posta ai confini del mondo abitato, all'estremo nord di fiordi dalla inimmaginabile bellezza naturale. Quella dei fiordi occidentali è la regione costiera più scarsamente popolata dell'Islanda.
ISLANDA DEL NORD
Il Nord dell'isola offre una vasta gamma di scenari da esplorare: affascinanti, dolci e al contempo terrificanti e spettacolari.
Il distretto di Skagafjordur con le sue dolci e verdi vallate è il cuore tradizionale dell'equitazione in Islanda.
Una vasta gamma di servizi turistici si trova a Saudàrkròkur la principale città dello Skagarfjordur. Sulla baia di Skjalfandi, incontriamo la cittadina di Hùsavik che si è affermata come il maggior centro europeo di whale-watching. Nel porto opera un ufficio preposto a fornire informazioni sulle varie specie di balene presenti nella baia.
Akureyri, a 45 minuti di volo dalla capitale o a 6 ore di macchina, principale centro della regione, è una città vivace e con servizi di prim'ordine.
Ad un'ora di strada da Akureyri si scoprono le meraviglie del Lago Myvatn, paradiso degli uccelli e quindi dei bird-watching. L'intensa attività vulcanica della zona presenta le più diverse manifestazioni: fumarole, fanghi, bizzarre formazioni di lava all'interno e tutt'intorno al lago. Proseguendo verso est si incontrerà il Parco Nazionale di Jokulsargljùfur e Dettifoss, la più potente cascata d'Europa. Il punto più settentrionale dell'Islanda è la piccola isola di Grìmsey, l'unica zona dell'Islanda posta al Circolo Polare Artico, dove un centinaio di islandesi e milioni di uccelli marini convivono sfidando orgogliosamente gli elementi della natura.
In questa isola è possibile ammirare il sole di mezzanotte.
EST E SUD-EST
Molte cittadine dell'est sono relativamente recenti, altre risalgono ai secoli scorsi.
Seydisfjordur, la cittadina più importante, oltre che per il porto nel quale attracca la nave traghetto Norrona che fa la spola tra l'Islanda ed il resto d'Europa, è nota per le sue bellissime case della fine del 19° secolo, quando questa cittadina era tra i centri più popolosi dell'Islanda.
Le stesse antiche e perfettamente conservate case si trovano anche nel piccolo centro di Djupivogur, un tempo il principale punto commerciale della regione.
Il capoluogo dell'est, Egilsstadir, si trova in una grande pianura dell'interno, sulle sponde del fiume-lago Lararfljòt. Il porto di Hofn, all'angolo sud-orientale del paese, è il punto di partenza di eccitanti escursioni sulla sovrastante calotta glaciale del Vatnajokull.
Nelle vicinanze, un'altra attrazione importante è senz'altro la laguna glaciale di Jokulsàrlòn, famosa per le sue mini crociere nell'antistante specchio d'acqua, tra gli icebergs galleggianti.
Inoltre la foresta di Hallormsstadur, rarità in un Paese quasi completamente privo di alberi, costituisce l'habitat selvaggio della renna islandese.
Infine, grandissimo è il fascino susitato dalla bellezza dei contrasti del Parco nazionale di Skaftafell: foreste di verdi betulle, montagne di lava nera, bianco lucente delle lingue dei ghiacciai si intersecano nel modo più fantastico.
L'INTERNO DELL'ISLANDA
centro dell'Islanda si trova la "quinta dimensione", il grande deserto interno degli altipiani centrali, dove nessuno ha mai abitato e dove gli unici uomini presenti sono solo i pochi occasionali visitatori.
La strada occidentale attraverso il Kjolur è d'estate, con molta prudenza, praticabile solo con mezzi 4X4.
Questa strada si insinua tra ghiacciai quali il Langjokull ed i campi geotermali di Hveravellir fino a riconnettersi alla strada circolare a nord. Una deviazione porta ai monti di Kerlingafjoll, centro estivo di sci alpino e trekking.
L'altra strada, più centrale, attraversa le sabbie nere di Sprengisandur e si può affrontare solamente in fuoristrada; si snoda tra i ghiacciai e termina a sud-est di Akureyri, nei pressi del Lago Myvatn.
Altra meta preferita degli altipiani è la zona attorno al monte Askja, in realtà un cratere vulcanico ancora caldo, in fondo al quale un lago di acqua calda, chiamato Viti, dà la possibilità di fare un bagno.
Alle pendici del ghiacciaio Vatnajokull si trova il campo geotermale ad alta temperatura di Kverkfjoll, dove il calore crea fantastiche e sempre mutevoli grotte di ghiaccio. Per un assaggio dell'interno, ma senza grandi pericoli, consigliamo di visitare due perle naturali ai limiti meridionali del deserto: la riserva naturale di Thorsmork, paradiso degli escursionisti, con boscaglie e prati incastonati tra montagne e ghiacciai tagliati da potenti fiumi glaciali, e il Landmannalaugar, un vero focolaio di attività geotermali, famoso per le sue sorgenti in cui il viaggiatore può fare il bagno, e per i colori lunari e perlacei dei suoi paesaggi vulcanici.
In questa parte d'Islanda, forse la più spettacolare, la prudenza non è mai troppa ed è necessario non sopravvalutare le proprie capacità o l'esperienza già acquisita.